lunedì 30 luglio 2012

Una tomba per le lucciole

Buongiorno a chi legge.

Stavolta vi propongo un film d'animazione bellissimo, ma straziante, sceneggiato e diretto da Isao Takahata (cofondatore dello Studio Ghibli assieme al più noto Hayao Miyazaki) nel 1988 ed uscito in Italia solo nel 1995: Una tomba per le lucciole.

Il tema e la drammaticità delle immagini lo hanno fatto snobbare a casa nostra, mentre in Giappone ebbe grande successo, ben meritato, aggiungo. Si tratta di un anime al di fuori di tutti gli schemi cui ci hanno abituato gli autori giapponesi, perchè narra senza edulcorazioni la vicenda di due fratellini di Kobe durante la seconda guerra mondiale. La crudezza della narrazione non manca comunque di accenti e toni poetici, come quando i due protagonisti Seita (il fratello maggiore) e Setsuko (la sorellina) si trovano circondati dalla magica luce delle lucciole. Per il resto, la storia è veramente straziante e non aspettatevi un lieto fine, non convenzionale, almeno.

Il film si apre con una scena nella stazione ferroviaria di Kobe, dove un ragazzo sta morendo di inedia fra l'indifferenza dei passanti: è il protagonista Seita, e la sua voce ci informa:"Sono morto il 21 settembre 1945...". Fra i suoi miseri bagagli, una scatola di latta che contiene piccoli frammenti di ossa.
Da qui parte il flashback che racconta tutta la storia.

All'entrata del Giappone nella seconda guerra mondiale, Seita e Setsuko  sono fra le migliaia di sfollati costretti a vivere nei rifugi antiaerei mentre le loro case bruciano sotto le bombe americane. La mamma muore ustionata da una bomba incendiaria, il padre, ufficiale della Marina imperiale giapponese, è lontano in guerra e non ritornerà più. I due fratellini sono costretti a vivere di carità, prima presso una zia, poi, finiti i pochi soldi, in una grotta vicino ad un lago. I tempi si fanno sempre più duri, il cibo scarseggia sempre di più e Seita è costretto a rubare per nutrire se stesso e la sorellina, la quale, con l'innocenza propria dell'età, riesce ancora a vedere la situazione come un gioco. Poi, poco alla volta, Setsuko si arrende alla fame, non parla più, non gioca più, si lascia morire succhiando sassolini come fossero caramelle.
Seita è solo. Deve provvedere da sè alla cremazione della bambina, mentre centinaia di lucciole gli danzano intorno. Infine, l'epilogo che pone fine ad una storia purtroppo analoga a moltissime altre in quegli anni.

Film intenso e bellissimo, ripeto, da proporre anche nelle scuole, magari la secondaria di 1° e 2° grado, perchè il dolore e la sofferenza restano uguali anche se colpiscono persone lontane da noi nello spazio e nel tempo; perchè le principali vittime della violenza e di politiche scellerate sono sempre i piccoli, i più deboli, quelli che rimangono senza voce, se non gliela danno grandi autori come Takahata.
Film che non usa facili espedienti per commuovere, rappresenta la realtà così com'era ed è ancora adesso in paesi colpiti dalla guerra, attraverso gli occhi di bambini costretti a crescere prima del tempo e a conoscere tragedie troppo grandi per chiunque.
Guardatelo, e fatemi sapere.

Perchè le lucciole devono morire così presto?

venerdì 27 luglio 2012

Piccola ape furibonda

Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo


Vorrei segnalare a tutti il sito
www.aldamerini.it, una vera miniera di curiosità, testi e immagini per gli affezionati lettori della scomparsa poetessa Alda Merini (1931-2009) - che amava definirsi:"Sono una piccola ape furibonda" - e per gli appassionati di poesia.

Non credo sia necessario aggiungere altre parole o commenti che rischiano di essere superflui o ridondanti.

Buona navigazione e buona lettura.

martedì 24 luglio 2012

Identikit

Buon inizio di settimana a chi legge.

Quanti di voi, leggendo un romanzo, hanno ricreato nella propria mente la fisionomia dei personaggi, principali e non, assegnando loro caratteristiche suggerite dall'autore e completandole poi in autonomia? Immagino un po' tutti, è un meccanismo che scatta spontaneo quando ci si fa trasportare dalla magia di un testo. Spesso, quando dal libro viene prodotto un film, le scelte del regista non ci trovano affatto d'accordo, noi non avremmo usato quell'attore/attrice per interpretare un determinato personaggio!
Beh, un artista americano, Brian Joseph Davis, ha pensato di affrontare scientificamente la questione, utilizzando i mezzi forniti dalla tecnologia moderna ed abbinandoli alle care, vecchie, descrizioni dei personaggi che gli scrittori propongono in maniera più o meno precisa e puntuale.

In pratica ha utilizzato un software in commercio, in uso anche presso le forze di polizia per la creazione di identikit, ha inserito i dati fisionomici dei personaggi estratti dai romanzi più conosciuti (ad esempio di Emma Bovary, del capitano Achab di Melville, ecc.)  e voilà, il programma ha fatto il resto. Escono dei visi inquietanti, e ancora una volta dissimili da quelli che mi ero immaginata io, ma sicuramente più attendibili dal punto di vista "scientifico".

Il tizio qui a fianco, per esempio, è il Dracula descritto nel celeberrimo romanzo di Bram Stoker (non si vedono i canini...).

Il sito è in inglese, ed abbina l'estratto del testo all'immagine risultante. E' possibile anche suggerire una caratterizzazione al vulcanico Davis, e magari ritrovarsela pronta qualche giorno dopo.

Per ora, mi sono limitata a qualche incursione nel suo database, ma di tanto in tanto ci faccio un giretto per vedere come la tecnologia traduce i nostri sogni. Beninteso, mi tengo stretti i miei.

Buon divertimento

sabato 21 luglio 2012

Allegro, ma non troppo

Ciao a tutti.
Come vi siete potuti rendere conto in questi pochi post, amo occuparmi di argomenti diversi, un po' per dovere professionale, un po' perchè sono una lettrice onnivora e curiosa di tutti gli spunti che conoscenti, amici, mezzi d'informazione ecc. ecc. mi forniscono generosamente ogni giorno.

Tempo fa mi trovavo in una libreria di Milano di nuova apertura, e mentre mi facevo largo fra le persone (una gioia constatare quanti, a discapito di ogni statistica, amino i libri; sarebbe stata gioia più grande se quella folla avesse interessato la mia biblioteca, a patto che la capienza lo permettesse...) e spulciavo titoli su titoli, mi è caduto l'occhio su un libriccino veramente minuscolo, con una copertina sobria. Si trattava de Allegro ma non troppo ; con Le leggi fondamentali della stupidità umana, ed. Il Mulino, dello storico Carlo M. Cipolla. Titolo intrigante, dimensioni ridotte (non arriva a cento pagine), autore prestigioso; affiancato ai monumentali best seller americani quasi scompariva, perciò ho deciso seduta stante di farlo mio e l'ho comperato.
  
Oggi posso affermare che è stato un impulso positivo, perchè il libro vale la pena di essere letto, sorridendo o sogghignando per l'umorismo e l'ironia che lo percorrono e incamerando in contemporanea pezzi di storia economica e sociale dell'Occidente.
 Nel primo saggio, dal titolo Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo, l'Autore spiega come in Occidente avvennero rivoluzioni economiche e sociali scatenate da questo piccolissimo, piccante e saporito granellino, con implicazioni che i comuni mortali mai si sarebbero immaginati. Come mai, ad esempio, dopo il X secolo d.C. si assiste alla crescente frequenza del cognome Smith (=fabbro) in Inghilterra, Schmidt in Germania, Ferrari, Ferrario, Ferrero o Fabbri in Italia? Cosa spinse Pietro l'Eremita a farsi promotore della Prima Crociata? Perchè mai i vigneti francesi furono fondamentali nello scoppio della Guerra dei 100 Anni? Infine, come ebbe inizio il Rinascimento Italiano?

Il secondo saggio si intitola Le leggi fondamentali della stupidità umana, ma, come specifica lo stesso Cipolla:"Occorre sottolineare a questo punto che questo saggio non è né frutto di cinismo né una esercitazione di disfattismo sociale - non più di quanto lo sia un libro di microbiologia. Le pagine seguenti sono, infatti, il risultato di uno sforzo costruttivo per investigare, conoscere e quindi possibilmente neutralizzare una delle più potenti e oscure forze che impediscono la crescita del benessere e della felicità umana." Nientemeno.
Attraverso l'enunciazione e l'analisi di cinque leggi fondamentali, impariamo quello che forse a livello intuitivo sapevamo da sempre: che la stupidità è una "malattia" che colpisce indistintamente tutti i gruppi sociali, razziali, ecc., e che è la cosa più pericolosa che esista.
Il mio primo consiglio è di andare alla biblioteca più vicina e procurarvi questo libro; il secondo è di accomodarvi sul divano o in un posto tranquillo e godervi la sua lettura. Delizioso, veramente.
 A presto!

mercoledì 18 luglio 2012

Benvenuti nella Valle dei Mumin!

Oggi vi parlerò di una bizzarra, simpatica e dolcissima famiglia di creature fantastiche che popolano libri, fumetti, albi illustrati, cartoni animati e perfino un anime. Avete mai sentito parlare dei Mumin?
Purtroppo qui da noi non sono così famosi, ma nel Nord Europa hanno un successo paragonabile a quello dei Barbapapà, ed in Finlandia hanno perfino un parco a tema loro dedicato a Naantali, nonchè un museo a Tampere contenente circa 2000 pezzi. Bellissimo il loro sito ufficiale che vi consiglio di andare subito a vedere.
Sono una famiglia di troll, ma non aspettatevi le terribili creature della mitologia nordica, ispide, zannute e crudeli: sono bianchi e grassottelli, dall'aspetto simile a quello di piccoli ippopotami con grandi occhi e coda a ciuffo, ed hanno un ottimo carattere, molto cordiale ed gentile.
Nati nel 1945 dalla fantasia della scrittrice, pittrice e vignettista Tove Jansson (1914-2001), narra la leggenda che fecero la prima comparsa sul muro della casetta estiva della famiglia Jansson, in seguito ad una discussione fra Tove ed il fratello Per-Olev commentata "graficamente" a turno proprio là. L'autrice, non sapendo più cosa ribattere, disegnò la creatura secondo lei più brutta possibile. In realtà questi personaggi sono proprio adorabili e fanno venire voglia di coccolarli, così cicciotti e stralunati.
Per la cronaca, vivono in una località fantastica chiamata Valle dei Mumin, e le loro giornate trascorrono fra picnic, allegre feste in compagnia di strani visitatori, avventure incredibili.
Provo a presentarvi la famiglia:

Troll Mumin,  il protagonista. E' timido e pauroso ed un tantino permaloso, ma molto amichevole. Si trova coinvolto in avventure che spesso non cerca nemmeno, ma le affronta in compagnia cercando di venirne fuori sano!

Mamma Mumin, moglie e madre esemplare, composta e gentile. Si esprime sempre in maniera pacata e non prevarica mai nessuno, per quanto atteggiamenti e scelte possano sembrarle sbagliati: è dell'opinione che ciascuno debba rendersi conto da sè dei propri errori.

Papà Mumin, cui è dedicato un intero libro (Le memorie di Papà Mumin), forte e autorevole, fonte di saggezza per tutta la famiglia. Non si muove mai senza il suo elegante cilindro nero.

Attorno a loro ruotano altri personaggi con caratteristiche ben precise (provate a individuarne qualcuno nell'immagine a colori!):
Grugnina, la vanitosa fidanzata di Troll Mumin, con un ciuffetto sulla fronte
Piccola Mi, un tipino tutto pepe, bambina (?) piccolissima e dispettosa
Tabacco, un vagabondo filosofo che ama la libertà e che compare di tanto in tanto nelle avvenure della famiglia, molto somigliante ad uno spaventapasseri
Tooticki, vestito di un pesante maglione a righe rosse e bianche, berretto con pon pon e carattere schivo e contemplatore
Sniff, timidissimo amico di Troll Mumin, piagnucoloso e abbastanza egoista
Emuli, strane creature appassionate (fissate) con qualcosa di molto specifico (in Magia d'inverno Troll Mumin farà la conoscenza di un provetto sciatore)
Fungarelli, esseri filiformi che migrano in gruppo alla ricerca di temporali
e ancora altri.
Per quanto fittizia, l'ambientazione ricorda i grandi spazi nordici, il mare in tempesta, le foreste impenetrabili e le distese innevate del paese dell'autrice - a proposito, i Mumin odiano il freddo e la neve, per questo in inverno vanno in letargo nella loro comoda quanto caotica casetta -. L'amore per la natura e tutte le sue manifestazioni è evidente sia nei racconti, che nelle illustrazioni dei libri di Tove Jansson, tanto precise e ricche di particolari quanto il segno grafico è semplice ed essenziale.
Sono bellissimi anche i fumetti e gli albi illustrati, consigliati a tutti, dai 9 ai 90 anni.

Piccola, breve, non esaustiva bibliografia:

Caccia alla cometa
Il cappello del Grande Bau
Le memorie di Papà Mumin
Magia di mezza estate
Magia d'inverno (forse il mio preferito... ops, non dovevo dirlo?)
Racconti dalla valle dei Mumin
Piccolo Knitt tutto solo
E adesso che succede ?
Mumin e i briganti (a fumetti)
Mumin e i marziani (a fumetti)
Le follie invernali di Mumin (a fumetti)
Mumin e la cometa (a fumetti)

E adesso buon divertimento!

lunedì 16 luglio 2012

Concorso internazionale di disegno "Diritti a colori"

Segnalo a tutti gli interessati un concorso internazionale di disegno dal titolo Diritti a colori.
L’11° Edizione del Concorso Internazionale di Disegno, organizzato da Fondazione Malagutti onlus per promuovere i Diritti dei bambini e onorare la Giornata sui Diritti dell’Infanzia, ricorda i diritti che tutelano i minori da ogni forma di abuso, violenza e maltrattamento (artt. 19, 20 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia). Il concorso nasce, cito testualmente, per:

  • Difendere e valorizzare i Diritti di ogni fanciullo promuovendo la libertà di espressione artistica a sostegno dello sviluppo intellettivo e della personalità.
  • Sollecitare la stretta connessione tra i Diritti: rispetto, espressione, libertà e quelli indispensabili come il Diritto al cibo, alla famiglia, all'istruzione e alla salute.
  • Sensibilizzare le persone nei confronti delle problematiche sociali relative ai minori che subiscono sfruttamenti, abusi sessuali, violenze e sopraffazioni.
  • Coinvolgere la famiglia, le istituzioni ed i giovani verso il sostegno dei Diritti umani. Promuovere momenti di ascolto e confronto affinché la dignità ed il rispetto siano salvaguardati.
  • Sviluppare nuovi riferimenti per il mondo dell’infanzia mantenendo alto l’interesse sui Diritti dei bambini.
  • Promuovere lo studio e la valorizzazione del disegno infantile.

Possono partecipare tutti i bambini dai 3 ai 14 anni, individualmente o con lavori di gruppo; la scadenza del concorso è tra fine ottobre e i primi di novembre.



L’immagine dell’Edizione 2012, riportata sulla scheda di partecipazione, sulla locandina e sull’annuncio stampa è stata realizzata dall’illustratrice Laura Berni, vincitrice del 4° Concorso Internazionale di Illustrazione sul tema: “Cavoli a merenda”.

Regolamento
  • Possono partecipare tutti i bambini dai 3 ai 14 anni, individualmente o con lavori di gruppo.
  • Il tema del concorso, il supporto, la tecnica e il formato sono liberi.
  • La scheda di partecipazione, che si può fotocopiare, deve essere compilata e incollata sul retro di ogni disegno.
  • Allegare un francobollo non incollato da € 0,60 ad ogni disegno.
  • I disegni diverranno proprietà della Fondazione Malagutti onlus, la quale si riserva il diritto di utilizzo.
  • Inviare i disegni presso: Fondazione Malagutti onlus  Via dei Toscani, 8 - 46010 Curtatone (MN)
  • Per l'estero i disegni devono pervenire entro il 31 ottobre 2012
  • Per l'Italia le date variano a seconda della Regione di provenienza:


    22 ottobre 2012
    Valle d’Aosta / Piemonte / Liguria / Trentino Alto Adige / Veneto / Friuli Venezia Giulia / Emilia Romagna / Marche / Toscana / Umbria
    29 ottobre 2012
    Lazio / Abruzzo / Sardegna / Molise / Campania / Puglia / Basilicata / Calabria / Sicilia
    03 novembre 2012
    Lombardia
Tra tutti i partecipanti estrazione mensile di giochi o materiale didattico.
Vincitori, premi ed eventi saranno pubblicati nel sito http://www.dirittiacolori.it/, che invito a consultare anche per ogni altra informazione

giovedì 12 luglio 2012

L'estate di Kikujiro

Oggi consiglio un altro film, per niente recente (è uscito in Italia il 3 dicembre del 1999, dopo la presentazione al Festival di Cannes dello stesso anno) ma meritevole di essere "rispolverato" e goduto in tutti i suoi 121 minuti.
Si tratta de L'estate di Kikujiro, del regista, attore, sceneggiatore, scrittore, poeta e pittore giapponese Takeshi Kitano, conosciuto come Beat Kitano.

Due parole sul regista, un personaggio fuori dalle righe che nella sua carriera ha fatto veramente di tutto. Kitano comincia la sua carriera come membro del duo comico Two Beats (da cui il suo soprannome), per poi cimentarsi nella recitazione, regia e sceneggiatura, fino ad arrivare a vincere nel 1997 il Leone d'Oro alla 54^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il film Hana bi - Fiori di fuoco.
Qui in Italia è noto per l'edizione di un suo show, il Takeshi's Castle, dal titolo Mai dire banzai che fu portato sullo schermo dalla Gialappa's Band.
Fra le altre cose, ha scritto oltre 50 libri di poesia, critica cinematografica e alcuni romanzi, oltre a dipingere parecchi quadri che si possono vedere nel suo Fiori di fuoco.

Questo eclettico signore giapponese ha sfornato film in genere piuttosto violenti (Violent cop, Boiling point, Sonatine, ecc.) in cui la famigerata Yazuka, la mafia giapponese, è un elemento ricorrente, come quello di una giustizia cruda e inesorabile. Poi di punto in bianco sforna piccoli fiori delicati come L'estate di Kikujiro (o come Il silenzio sul mare, e il successivo Dolls), in cui emergono i suoi caratteri più poetici e surreali.

Questa la trama. Masao è un bambino che vive con la nonna, perchè la mamma, ufficialmente, è lontano per lavoro. Arriva l'estate ed il piccolo si ritrova più solo che mai: gli amici se ne vanno in vacanza, la nonna non può seguirlo più di tanto, la malinconia incombe. Decide allora di partire per cercare la sua mamma, senza un'idea precisa di dove poterla trovare, ma con la fermezza e testardaggine propria dell'età. Lo accompagna nel suo viaggio un "signore" (Masao lo chiamerà solo così fino alla fine del film) interpretato da Kitano, balordo dedito al gioco, scorbutico e prepotente, che controvoglia è costretto dalla moglie a compiere questo gesto gentile.

Durante il loro viaggio strampalato, compiuto a piedi, in autobus (memorabili le scene di attesa del mezzo che non arriva mai, lungo la statale e sotto il sole a picco!) in autostop perchè ovviamente i soldi sono sfumati nel gioco, incontrano una serie di personaggi e situazioni irreali, buffi e poetici. Il loro rapporto si evolve, diventano... quasi amici, quasi padre e figlio.
La mimica facciale di Kitano rende spassose le gag che costellano il film, quasi un racconto a fumetti tanto alcune scene sono surreali (una per tutte, quella nella piscina dell'hotel dove Beat Takeshi insegna/dovrebbe insegnare a nuotare al piccolo Masao...).

Finalmente i due arrivano al paese della mamma e a quel punto la realtà, dura e dolorosa, si spalanca agli occhi di Masao. Ancora una volta è il "signore" a prendere in mano la situazione, a cacciare il dolore nel profondo, sotta la scorza del burbero, perchè le cose stanno così e basta, e c'è da ripercorrere tutta la strada del ritorno.

Dolcissima la colonna sonora che percorre l'intero film senza essere mai fastidiosa o inopportuna (Summer, di  Joe Isaishi), a sottolineare i momenti più struggenti e delicati.
Memorabili le espressioni di Beat Takeshi, fermi immagine che da soli valgono mille parole.
Splendide le immagini di questo Giappone on the road, specialmente quelle girate sulla costa, con un mare bellissimo e solitario.

Se non si è capito, mi è piaciuto molto... Da vedere e consigliare a tutti quelli che vi capitano sottomano.

Ciao a tutti

martedì 10 luglio 2012

Consigli per giovani lettori

Con questo post mi rivolgo ai ragazzi della scuola dell'obbligo (primaria e secondaria di primo grado) ed eventualmente ai loro genitori con un paio di bibliografie che ho proposto agli insegnanti di Canonica d'Adda per dei progetti di lettura in classe.
L'estate è il periodo in cui si ha più tempo per leggere e dare corso ai propri interessi letterari, ma - ahimè - è anche il periodo in cui si ripropone lo spauracchio dei compiti a casa ("... devi leggere almeno un libro per settembre!..."). Se proprio non siete lettori insaziabili, travolti da inconfessabili appetiti diurni e notturni per i meravigliosi mondi aperti dai libri, per cui la bibliotecaria in capo non riesce a star dietro alle vostre richieste di nuovi libri, e quindi appartenete ad una specie rara e in via d'estinzione da proteggere e coccolare più dei panda e delle balene, temo proprio che dovrete farvene una ragione e scegliere 'sto benedetto libro da portare all'insegnante.

So per esperienza pluriennale che la prima cosa che andrete a verificare è il numero di pagine: è un buon sistema ma solo fino ad un certo punto, perchè spesso ad aumentare la corposità del volume sono anche i margini e l'interlinea adottati dall'editore (a volte sono larghissimi), le illustrazioni, prefazioni e introduzioni varie (utilissime peraltro nella stesura di commenti e riassunti), pubblicità di altri libri della stessa casa editrice e/o autore. Quindi il mio suggerimento è di non fermarvi a questa prima valutazione, ma approfondire.
Altro punto importante: il genere. Di che cosa parla questo libro? Ossia, cosa mi interessa leggere? E' inutile prendere il primo che capita perchè è corto e poi annoiarsi a morte su storie e personaggi di cui francamente ci importa poco o nulla. In questo modo il tempo - anche questo per esperienza personale - non passa MAI e leggere 100 pagine può comportare una fatica immane e ore sprecate a massacrare occhi e intelletto. Per gli appassionati del calcio, ad esempio, ci sono collane intere di romanzi scritti da ottimi autori che soddisferanno sia il vostro palato che quello ben più esigente dell'insegnante. A chi interessa la storia ho solo l'imbarazzo della scelta fra periodi storici, personaggi, autori. Diari, biografie, ecc. sono il mio pane quotidiano; l'horror è di casa qui - so che suona male, ma cerchiamo di capirci... -.
Non sottovalutate l'impatto che una buona storia può avere su di voi, potrebbe essere il punto di partenza per un viaggio che non pensavate possibile.
Altra dritta per gli ipo-lettori: spesso da un buon libro è stato prodotto un film che però spesso non è altrettanto buono e non riproduce se non in parte la trama. Quindi non fate la sciocchezza di affidarvi totalmente al dvd, perchè potreste avere brutte sorprese al momento di "esporre con le vostre parole" la storia all'insegnante. Un esempio per tutti, La storia infinita di Michael Ende: il libro è corposo, pieno di riferimenti filosofici e psicologici e la trama si snoda ben oltre quanto riprodotto nei due film, che restano un prodotto di puro intrattenimento e poca sostanza.
Ecco infine la personalissima scelta che ho proposto alle scuole di Canonica d'adda:

SCUOLA PRIMARIA

Latte di gallina, di Fabrizio Silei, Emme 2011
Storie che fanno ridere, storie che fan pensare, storie di vento e fuoco, storie di terra e mare; personaggi di fiaba, mille e mille avventure: c'è dentro tutto il mondo nelle tue prime letture. Età di lettura: da 6 anni.


Quanti siamo in casa, di Isabel Minhos Martins e Madalena Matoso, Topipittori 2011
Isabella Minhòs Martins e Madalena Matoso mettono in scena con ironia, freschezza e spiazzante originalità, i misteri del corpo umano e, insieme, di quella strana, caotica cosa che è una famiglia di umani. Come? Con un esilarante elenco di numeri e di organi, interni ed esterni. Età di lettura: da 6 anni

Il giorno in cui la mucca starnutì, di James Flora, Orecchio Acerbo 2011
Che sarà mai uno starnuto? Un battito di farfalla? Una pagina sfogliata? Impercettibili spostamenti d'aria, minuscole variazioni dell'esistenza, gesti da poco… Età di lettura: da 9 anni.


Effetti collaterali, di Maurizio Quarello Orecchio Acerbo 2011
Il Signor X va molto fiero del suo ciuffo. Così fiero che il giorno in cui una ciocca gli cade nel lavandino, si precipita dal medico per farsi prescrivere un rimedio. Già, ma non ha tenuto conto di quelle piccole scritte insidiose in fondo al "bugiardino": gli effetti collaterali! Età di lettura: da 7 anni


Io, il lupo e i biscotti al cioccolato, di Delphine Perret, Logos  2012
Tra il fumetto e l'albo illustrato. L'incontro tra un bambino e un lupo affamato che mentre sgranocchia il cibo procuratogli dal nuovo amichetto, impara come comportarsi da lupo.


Sessanta cose impossibili prima di pranzo, di Harriet Russell, Corraini 2011
A tutti i curiosi che si sono cimentati con domande, idee e indovinelli così singolari, questo libro offre la possibilità di credere fino a 60 cose impossibili prima di pranzo!


Magica amicizia, di Andrea Bouchard, Salani 2011
I quattro piccoli protagonisti sono nati la stessa notte e hanno tutti una magica amicizia, ovvero una capacità fuori dalla norma. Età di lettura: da 9 anni.


Agura trat, di Roald Dahl, Nord-Sud 2009
Come fa un timido signore in pensione ad attaccar discorso con la vedova dei suoi sogni la quale, al piano di sotto, non parla amorosamente che con la sua tartaruga? Età di lettura: da 6 anni.

Il vicario, cari voi, di Roald Dahl, Salani 2007
Ancora una volta si ride, si pensa, si gioca con il vicario e Roald Dahl, maestro giocoliere della parola che racconta di quando il linguaggio sfugge... di bocca.

Ti presento gli Stramb, di Kaye Umansky, Biancoenero 2007
Pierfilippo Perfetti conduce una vita impeccabile e molto, molto ordinata.Fino a quando nella casa accanto non si trasferiscono dei nuovi vicini: la famiglia degli Stramb...


Il signor Coccodrillo ha molta fame, di Joann Sfar, Orecchio Acerbo 2011 (FUMETTO)
Il signor Coccodrillo cerca un altro animale da mettere sotto i denti. Ma non è così semplice. Certi si difendono. Altri discutono. Insomma, il signor Coccodrillo ne ha abbastanza della legge della giungla. Un libro molto divertente

Il signor G., di Gustavo Roldan, La Nuova Frontiera 2011
Il signor G. abita in un piccolo villaggio nel bel mezzo del deserto, dove nulla accade, nulla cresce, tutto sembra essere definitivamente immobile. Età di lettura: da 6 anni.

Il signor Nessuno, di Joanna Concejo, Topipittori  2007 (ALBO ILLUSTRATO)
Il signor Nessuno vive in una grande città. È un signore gentile, silenzioso come la vita di tutti i giorni, quella di cui nessuno si accorge, fatta di cose piccole... Niente di speciale, proprio come il signor Nessuno, che gli occhi delle persone non vedono, prese come sono dai loro affari.

Non mi piace scrivere, di  Miriam Dubini, Mondadori 2012
Samuele non capisce a cosa serva scrivere i temi: è molto più interessante giocare sulla spiaggia che scrivere di aver giocato sulla spiaggia, no? Ma un giorno la sua biro si ribella e da sola scrive un tema bellissimo. Età di lettura: da 7 anni.

L’estate di Garmann, di Stian Hole, Donzelli 2011
E l'ultimo giorno delle vacanze estive. Le vecchie zie sono venute in visita e nell'aria c'è già l'autunno. Garmann ha paura. Ma anche i grandi ce l'hanno, ognuno la sua... Età di lettura: da 6 anni.

Un pitone nel pallone, di Fabrizio Silei, Salani 2012
Federico ha paura e Pitu lo sente, allora si avvicina al suo orecchio e gli suggerisce mille modi per liberarsi di Dragos, dai più fantasiosi e surreali ai più pratici e perfidi. Età di lettura: da 10 anni.

Bibs, di Hans Enzensberger, Einaudi 2011
A Bibs capita spesso di essere arrabbiato. A volte per colpa di suo fratello Pepe, con il quale purtroppo condivide la stanza, o della madre con i suoi continui rimbrotti e divieti, o dei prof. che gli fanno odiare tutta la scuola. Età di lettura: da 7 anni

Il bambino di vetro, di Fabrizio Silei, Einaudi ragazzi 2011
Un fazzoletto blu annodato al collo, una mappa, un fucile a elastico: che altro serve per essere felici? Costretto in casa da una misteriosa malattia, Pino guarda la vita scorrere oltre la finestra. Età di lettura: da 10 anni.

Uniti alla meta, di  Andrea Pau, Einaudi ragazzi 2011
Vincere il campionato giovanile di rugby è l'obiettivo di Diego, dodici anni e stoffa da campione. Ma dopo aver perso ingiustamente il suo posto nei Warriors, la squadra più forte del campionato, Diego avrà un'unica possibilità: entrare nei Rebels, squadra dal passato leggendario e dal presente fallimentare, e riportarli ai fasti di un tempo. Assieme a loro potrà realizzare i suoi sogni? Età di lettura: da 10 anni.

L’albero dei desideri,  di William Faulkner, Donzelli 2010
Questa fiaba che venne scritta da William Faulkner alla fine degli anni venti come regalo di compleanno per la figliastra Victoria. Età di lettura: da 8 anni.

L’alfabeto della saggezza. 21 racconti da tutto il mondo, EL 2005
Per ogni lettera dell'alfabeto una parola dal significato forte e importante. E per ogni parola un racconto, tratto dalle storie tradizionali di tutto il mondo, che rappresenta una sorta di parabola. Età di lettura: da 8 anni.

Le avventure di Tom Sawyer, di Jean-Luc Istin, Tunuè 2011 (FUMETTO)
Tornano le avventure di Tom, insieme agli scalmanati Joe, Ben e Huck, le punizioni di zia Polly, le scorribande lungo il fiume Mississippi: un fumetto sul più grande classico della letteratura per ragazzi, per rivivere la gioia di leggere una storia che ha fatto sognare intere generazioni di piccole pesti!

La bambina che mangiava i lupi, di Vivian Lamarque, Emme 2011C'è un bosco. E c'è una casetta su un albero. È la casetta di una bambina che si chiama Bambina e della sua amica gallina che si chiama Gallina. Nel bosco ci sono il lupi. Ma davvero i lupi mangiano i bambini? E se fossero i bambini a mangiare i lupi? E non sarebbe meglio se nessuno mangiasse nessuno? Età di lettura: da 6 anni.

Attenti al lupo!, di Zoe Alley, Il castoro 2011 (FUMETTI)
Sapevate che Cappuccetto Rosso era una fanatica della moda? E che i nomi dei tre porcellini erano Aldo, Sergio e Guido? E che i sette capretti in realtà erano sette paperotti? Cinque fiabe classiche, con protagonista un lupo affamato e pasticcione, in una nuova e irresistibile versione a fumetti. Età di lettura: da 5 anni.


Il dono incantato del brigante, di Rafik Schami, Garzanti 2011
Il libro è nascosto in fondo a un armadio segreto, protetto da occhi estranei. Ma quando il piccolo Adel lo apre si ritrova improvvisamente avvolto da una spessa coltre di fumo bianco. A ogni pagina una storia e un'avventura, un dono magico che solo il vecchio brigante è in grado di creare. Età di lettura: da 6 anni.

Minùs, di Anne M.G. Schmidt, Feltrinelli 2012
La misteriosa signorina Minùs fa le fusa, ama dormire in uno scatolone e adora le aringhe. Non c'è da stupirsi, poiché si tratta in realtà di una gatta che ha leccato una sostanza tossica e si è trasformata in ragazza. Età di lettura: da 8 anni.

L’incredibile storia di Lavinia, di Bianca Pitzorno, Einaudi ragazzi 2009
La vigilia di Natale, mentre tutti fanno festa, una piccola fiammiferaia sta per morire di fame e di freddo. Preparate i fazzoletti. Anzi, no, preparatevi a ridere come non vi è mai capitato leggendo un libro. Età di lettura: da 8 anni.

Il dito magico, di Roald Dahl, Nord-Sud 2007
Cosa potrebbe fare una bambina se avesse un dito magico? Lo userebbe contro chi spara agli animali? Trasformerebbe i cacciatori in mostri? O farebbe crescere alla maestra dei lunghi baffi? E proprio quello che fa la bambina di questo libro. Età di lettura: da 7 anni.

Io, la Giraffa e il Pellicano, di Roald Dahl, Nord-Sud 2010
Noi ti laviamo la finestra finché non viene tutta lustra e brilla come il mare da lontano! Siamo veloci ed educati, veniamo appena siam chiamati, io la Giraffa e il Pellicano!". Sono i famosi Lavavetri Senza Scala che finiranno felici nella residenza Riverenza, nutriti a base di salmone, noci e dei fiori rosa e viola dell'Albero Campanello. Età di lettura: da 6 anni

Minipin, di Roald Dahl, Nord-Sud 2010
Attenti attenti al bosco stregato: tanti ci entrano e nessuno è tornato. Questo è il bosco dove il Piccolo Bill vuole tanto andare, ma la sua mamma gli dice che ci sono i Policorni, gli Sfarabocchi, i Cnidi Vermicolosi e i Sarcopedonti: è tutto vero! Età di lettura: da 6 anni.

Fantastic mr. Fox, di Roald Dahl, Nord-Sud 1999
Il povero Signor Volpe e la sua famiglia rischiano di morire di fame: fuori dalla tana infatti li attendono fucili spianati e ruspe rombanti. Età di lettura: da 7 anni.

Il trattamento Ridarelli, di Roddy Doyle, Salani 2001
Il signor Mack, assaggiatore di biscotti, sta per scontrarsi con un destino ingrato (e puzzolente): è sul punto di sperimentare... il trattamento Ridarelli. E perché il signor Mack sta per meritarselo?

Le avventure nel frattempo, di Roddy Doyle, Salani 2005
Torna la famiglia Mack, già protagonista del "Trattamento Ridarelli" e di "Rover salva il Natale": il signor Mack finisce in prigione, sua moglie inizia il giro del mondo a piedi senza dirlo a nessuno, i suoi figli scavano un tunnel sotto la prigione... Età di lettura: da 6 anni.

Il grande libro delle paure, di Emily Gravett, Valentina edizioni 2011
Tutti noi abbiamo paura di qualcosa... In questo libro i giovani lettori potranno identificarsi nel nostro simpatico protagonista "Topino" che utilizza le pagine di questo libro per sconfiggere le proprie paure. Età di lettura: da 6 anni.

Il trio della dama Nera, di Irene Adler,  Piemme 2011
Sherlock Holmes, Arsène Lupin e Irene Adler si incontrano per la prima volta a Saint-Malo nell'estate del 1870. Dovrebbero essere tutti e tre in vacanza, ma la sorte decide diversamente. Età di lettura: da 9 anni.

La strega di Blackberry Bottom, di Dick King-Smith, Feltrinelli 2001
Miss Slade è una strana signora che vive sola in una roulotte. La gente la evita, fino a che due fratelli vanno ad abitare vicino a lei. Inizia così una strana amicizia che dimostra che l'apparenza spesso inganna. Età di lettura: da 8 anni.

SCUOLA SEC. DI PRIMO   GRADO

Camelot: l’invenzione della Tavola Rotonda, di Teresa Buongiorno, Salani 2006
Molte voci corrono attorno alla Tavola Rotonda del Castello di Camelot, che un antico manoscritto passato di mano in mano riferisce e illustra districandosi tra mito e storia, leggende, fatti, poesia e ideali.


Orlando Furioso, di Ludovico Ariosto, raccontato da Italo Calvino, Mondadori 2009
"Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori" cantati da Italo Calvino, con la sua lettura chiara, appassionata e lucida di un classico della nostra letteratura. Età di lettura: da 12 anni

C’era una volta il barone Lamberto, ovvero, I misteri dell’isola di San Giulio, di Gianni Rodari, EL 2009
In mezzo alle montagne c'è il lago d'Orta. In mezzo al lago c'è l'isola di San Giulio. Sull'isola c'è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. Età di lettura: da 10 anni.


Il campione, di Mal Peet, Piemme 2010
Oggi l'uomo che chiamano El Gato è un calciatore famosissimo: ha appena conquistato la Coppa del Mondo ed è l'idolo di tutti i ragazzi. Da piccolo, però, non toccava mai palla e durante le partite al Campetto restava sempre in panchina… Età di lettura: da 10 anni.


Alba d’inchiostro, di Cornelia Funke, Mondadori 2008
Meggie e suo padre Mo hanno il dono di far vivere le parole: ciò che leggono a voce alta, semplicemente, accade. Ma da quando loro stessi sono entrati nel Mondo d'inchiostro, sono rimasti coinvolti fino al collo nelle vite, nelle emozioni e negli inganni di questo magico universo parallelo. Età di lettura: da 12 anni.


Artemis Fow: l’inizio della leggenda, di Eoin Colfer, Mondadori 2010
Chi è Artemis Fowl? Un genio? Un criminale? Certo: ma è soprattutto colui che ha ideato il colpo più audace e fantasioso del secolo ed è riuscito a rubare l'oro che il Piccolo Popolo custodisce gelosamente da millenni. Età di lettura: da 10 anni.


Bambini nel bosco, di Beatrice Masini, Fanucci 2010
C'è un campo, la Base, dove crescono i bambini senza ricordi o memoria. Una storia sospesa in un limbo spaziale e temporale, poetica, dolente, che scava negli animi dei ragazzi, esplorandone i sentimenti. Età di lettura: da 12 anni.


Il cacciatore di draghi, ovvero, Il fattore Giles di Ham, di J.R.R. Tolkien, Bompiani 2005
Il libro narra la vicenda di un contadino abitudinario e un po' fanfarone, costretto dalle circostanze a dar la caccia a un drago, su cui riesce ad aver la meglio, diventando ricco e rispettato tanto da essere eletto re.


Il castello errante di Howl, di  Diana Wynne Jones, Kappa 2005
La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Questo romanzo ha ispirato al maestro del cinema d'animazione Hayao Miyazaki il film omonimo.

Il castello in aria, di  Diana Wynne Jones, Kappa 2006
Il Castello Errante è scomparso, e così il potente mago Howl. Intanto un giovane venditore di tappeti di nome Abdullah si rende conto che le sue fantasie iniziano ad avverarsi. Questo romanzo è il seguito de "Il Castello Errante di Howl", da cui il maestro del cinema d'animazione Hayao Miyazaki ha tratto il film omonimo.

La città di Ember, di Jeanne DuPrau, Rizzoli 2010
Lina Mayfleet e Doon Harrow hanno dodici anni e vivono in una città priva di luce. Il mondo grigiastro e artificiale di Ember è il solo possibile per loro. Finché Lina non scopre un'antica pergamena quasi illeggibile che sembra dare indicazioni su come abbandonare la città. Età di lettura: da 12 anni.

Cuore d’inchiostro, di  Cornelia Funke, Mondadori 2009
Meggie ama i libri. E li ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita...

Eric: romanzo, di Terry Pratchett, Salani 2006
Eric è un ragazzino di tredici anni del Mondo Disco, apprendista demonologo, purtroppo non molto bravo. E Scuotivento, il demone che alla fine riesce a evocare, è in realtà il mago più incapace e inetto di tutti gli Universi.

The giver: il donatore, di Lois Lowry, Giunti 2010
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori...

L’intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi,  di Terry Pratchett, Mondatori 2007
Tempi duri alla fattoria Aching! Un mostro nel fiume, un cavaliere senza testa sul sentiero e un'ondata di incubi che calano minacciosi dalle colline. Come se non bastasse, il fratellino di Tiffany Aching è stato rapito dalla Regina delle Fate...

L’ombra e il bagliore, di Jack London, Orecchio Acerbo 2010
Paul e Lloyd. Simili come due gocce d'acqua. Nell'aspetto e nel carattere. Belli, aitanti, intelligenti. Superbi. E perennemente in competizione tra loro. Nel gioco, nello studio, in amore. E nella ricerca. Età di lettura: da 9 anni.

Coraline, di  Neil Gaiman, Mondadori 2004
Attraversando una porta nella casa in cui la sua familia si era appena trasferita, Coraline scopre un'altra casa stranamente simile alla sua, ma migliore. Coraline dovrà usare tutta la sua intelligenza e lottare con ogni mezzo per salvarsi e tornare, finalmente consapevole, alla sua vita di tutti i giorni.

La figlia della luna, di Margaret Mahy, Mondadori 2009
La quattordicenne Laura cerca in ogni modo di salvare il fratellino dalla possessione del malvagio spirito di un morto, che "succhia" al bimbo l'energia vitale. L'impotenza dei medici "positivisti" la fa decidere a tramutarsi in strega, per combattere ad armi pari il nemico.

Il barone rampante, di Italo Calvino, Mondadori 2010
Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria. Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori, decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più

Il cavaliere inesistente, di Italo Calvino, Mondadori 2010
Agilulfo, paladino di Carlomagno, è un cavaliere valoroso e nobile d'animo. Ha un unico difetto: non esiste. O meglio, il suo esistere è limitato all'armatura che indossa: lucida, bianca e... vuota. Età di lettura: da 11 anni.

Il cerchio magico, di Susanna Tamaro, Giunti 2010
Straordinaria l'infanzia del piccolo Rick, cresciuto a coccole e consigli dalla mamma-lupa Guendy, nel cuore del parco cittadino. Età di lettura: da 8 anni.


Cosa c’è dietro le stelle?, di Jostein Gaarder, Salani 1999
La vita sulla Terra non è altro che una favola inventata dalla fantasia degli abitanti di Sukhavati. Lik e Lak sono gli unici bambini di Sukhavati e tali sono destinati a rimanere, perché nel loro paese il tempo non esiste: nessuno invecchia e nessuno muore. Età di lettura: da 10 anni.

Il piccolo popolo dei grandi magazzini, di Terry Pratchett, Salani 2005
Per le migliaia di piccoli Niomi che vivono sotto i pavimenti dei grandi magazzini F.lli Arnold, il mondo esterno non esiste. A scandire il loro tempo ci sono gli orari di apertura e di chiusura, i saldi di fine stagione, le occasioni estive e il Natale. Età di lettura: da 10 anni.

Il segreto del Bosco Vecchio, di Dino Buzzati, Mondadori 2010
I boschi di Valle di Fondo hanno due nuovi padroni: il colonnello Procolo, un uomo che non sorride mai, e suo nipote Benvenuto, un orfano che vuole soltanto essere amato. Età di lettura: da 11 anni.

La tela di Carlotta, di E.B. White,  Mondadori 2011
Può un maiale fare amicizia con un ragno? Certo che si, quando il maiale è un cucciolo come Wilbur e il ragno si chiama Carlotta. Età di lettura: da 9 anni.

Ultime notizie dagli uccelli, di Erik Orsenna,  Salani 2006
Un bizzarro e geniale 'presidente' riunisce su un'isola, sotto la guida di una variopinta direttrice che assomiglia a Bjork, sette ragazzini, ognuno con una passione che è quasi un chiodo fissoUn inno gioioso alla laboriosità, al genio e alla libertà di pensiero. Età di lettura: da 8 anni.

Villa Ghiacciaossa, di Anthony Horowitz,  Mondadori 2011
Quando David Eliot viene espulso dall'esclusivo Baston Collage, si ritrova in viaggio verso l'Isola Diteschio, al largo delle coste del Norfolk, in Inghilterra, diretto a Villa Ghiacciaossa

Il visconte dimezzato, di Italo Calvino,  Mondatori 2010
La bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà (una cattiva, malvagia, prepotente, ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l'altra gentile, altruista, buona, o meglio "buonista"). Età di lettura: da 11 anni.

Agata e pietra nera, di Ursula Le Guin,  Salani 2009
Può esistere una vera amicizia fra un ragazzo e una ragazza alle soglie dell'età adulta? Se esiste, è un dono raro, semplice e puro come la luce del sole che si rifrange attraverso una pietra d'agata raccolta sulla spiaggia in un giorno d'esaltante felicità.

Aldabra: la tartaruga che amava Shakespeare, di Silvana Gandolfi,  Salani 2006
Silvana Gandolfi, vincitrice del Premio Andersen nel 1996, con questo romanzo vuole coinvolgere anche gli adulti grazie al tema trattato: la lenta trasformazione della vecchiaia, in molti casi dolorosa, ma che qui diventa un recupero di vitalità, un invito a non rinunciare alle risorse della fantasia.

Billy Elliot, di Melvin Burgess,  Rizzoli 2008
Il papà di Billy vorrebbe che facesse pugilato, che imparasse a badare a se stesso, perché le cose vanno così per loro: devono tener duro e restare uniti. Ma Billy vuole diventare un ballerino. Età di lettura: da 10 anni.

Un chilo di piume un chilo di piombo, di Donatella Ziliotto,  Fabbri 2005
Una bambina racconta la sua guerra: sono anni di piombo, ma anche di piume, per fortuna. Si gioca, ci si innamora, si cresce. E ci si prepara a quell'altra specie di guerra che è l'adolescenza.

Crash, di Jerry Spinelli, Mondatori 2011
Si chiama John, detto Crash perché a sei anni ha cozzato contro una cuginetta con tale violenza da mandarla a gambe levate, e da allora, pur di arrivare primo, ha continuato a fare crash nella vita e nel football... Età di lettura: da 11 anni.

L’evoluzione di Calpurnia, di Jacqueline Kelly, Salani 2011
Accompagnata dal nonno e da un libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell'acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa. Età di lettura: da 12 anni.

Fotocoppia, di Jacqueline Wilson, Salani 2008
I diari delle due gemelle scorrono paralleli, in un primo tempo con la voce di Ruby che emerge, vitale, sbruffona, irresistibile, poi con quella di Gran che un po' alla volta si fa spazio, si approfondisce, si impone. Età di lettura: da 7 anni.

Girls don’t cry, di Jacqueline Wilson, Salani 2005
Le inseparabili Tre Ragazze Tre questa volta corrono il serio rischio di diventare separabili... Riusciranno a mantenere salda e incrollabile la loro amicizia che sembra ormai a rischio? Età di lettura: da 11 anni.

Girls in love, di Jacqueline Wilson, Salani 2002
Vita, amori, rivalità, confidenze e momenti di imbarazzo: a tredici anni, Ellie, Nadine e Magda, tre amiche per la pelle, decidono che è giunto il momento di avere un "boyfriend. Accanto a loro, tre adolescenti maschi e tre diversi tipi di rapporti, di cui uno a rischio. Età di lettura: da 11 anni.

Ho un castello nel cuore, di Dodie Smith, Rizzoli 2008
Cassandra ha diciassette anni e da grande farà la scrittrice. Intanto si esercita tenendo un diario, custode dei segreti di una famiglia stravagante. Età di lettura: da 12 anni.

Io sono il cielo che nevica azzurro, di Giusi Quarenghi, TopiPittori 2010
Quando nasci in un piccolo paese perso fra i monti, per crescere hai a disposizione pochi riferimenti... Età di lettura: da 10 anni.


Il mio brufolo e io, di Ilona Einwohlt, Sonda 2009
Quando un giorno Sara scopre il suo primo brufolo, teme il peggio: a undici anni e mezzo è arrivata la pubertà e presto arriverà anche qualcosa di più disgustoso. Età di lettura: da 11 anni.

Oh, boy!, di Marie-Aude Murail, Giunti 2011
I Morlevent sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai.

La pagella, di Andrew Clements, Rizzoli 2008
Nora, undici anni, sa di essere un genio ma fa in modo di avere brutti voti. Stephen, il suo migliore amico, si impegna per prenderne di bellissimi. Ma i voti contano davvero così tanto? Età di lettura: 11 anni.

Un ponte per Terabithia, di Katherine Paterson, Mondadori 2011
Jess e Leslie sono due outsider nella piccola scuola del villaggio, ma saranno Re e Regina nel meraviglioso mondo di Terabithia, un luogo immaginario e segreto dove condividono storie e sogni. Età di lettura: da 9 anni.

La schiappa, di Jerry Spinelli, Mondadori 2005
Donald Zinkoff corre, gioca, va in bicicletta. Adora andare a scuola, sogna di diventare grande e di fare il postino come suo papà, è candido, disarmato, pasticcione, incapace di fare del male in un mondo che premia sempre la voglia di competere.

Skellig, di David Almond, Salani 2009
Nel garage della nuova casa, Michael scopre qualcosa di magico: una creatura, un po' uomo un po' uccello, che sembra avere bisogno di aiuto. Si chiama Skellig e adora il cibo cinese e la birra scura. Età di lettura: da 11 anni.

Il sognatore: storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda, di di Pam Munoz Ryan, Mondatori 2010
Reyes Neftalì ha otto anni. È un bambino malaticcio, timido e goffo, che vive all'ombra di un padre duro e incontentabile. Reyes Neftalì è Pablo Neruda e questa è la sua storia. Età di lettura: da 11 anni.

Lo stralisco, di Roberto Piumini, Einaudi Ragazzi 2010
Madurer è malato e deve stare sempre rinchiuso al buio. Sakumat ha il compito di mostrargli il mondo attraverso i suoi dipinti. Il loro rapporto si trasforma in una storia di amicizia totale che unisce un bambino, un uomo e - sullo sfondo - un padre, in un'avventura molto intensa. Età di lettura: da 9 anni.

Il Vangelo secondo Larry, di Janet Tashjian, Rizzoli 2009
Josh ha un sito Internet da cui, con lo pseudonimo di Larry, spara sermoni ironici su vari temi d'attualità: la droga, l'inquinamento, il consumismo sfrenato, i delitti delle multinazionali. I suoi sostenitori sono tantissimi. Età di lettura: da 11 anni.

Auslander, di Paul Dowswell, Feltrinelli 2010
"In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero - un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva di avere ragione. Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitler e del nazismo”. Età di lettura: da 12 anni.

Il bambino con il pigiama a righe, di John Boyne, Rizzoli 2009
Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio

Cecile: il futuro è per tutti, di Marie-Aude Murail, Giunti 2010
Cécile Barrois ha 22 anni, una laurea, con abilitazione all'insegnamento nella scuola primaria e i suo primo lavoro: una prima presso la scuola elementare Louis-Guilloux a Parigi.


Città di fango, di Deborah Ellis, Rizzoli 2009
La protagonista del libro che chiude la trilogia di Deborah Ellis è Shauzia, l'amica di Parvana già incontrata in "Sotto il burqa", che con lei vendeva tè al mercato travestita da ragazzo. Ora Shauzia vive in un campo profughi in Pakistan, ma ha un sogno: raggiungere il mare e imbarcarsi per la Francia. Età di lettura: da 10

Corri ragazzo, corri: romanzo, di Uri Orlev, Salani 2003
Un moderno pollicino che scappa da un orco nazista. Srulik, otto anni, è ebreo e vive con la famiglia nel ghetto di Varsavia, durante la seconda guerra mondiale. Età di lettura: dai 10 anni

Ho sognato la cioccolata per anni, di Trudi Birger, Piemme 2005
La storia di una bambina che, dai té danzanti di Francoforte, si ritrova rinchiusa nel ghetto di Kosvo prima di finire nel campo di concentramento di Stutthof. Una storia vera, di affetto e devozione.

L’isola in via degli Uccelli, di Uri Orlev, Salani 2009
La seconda guerra mondiale infuria per l'Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressoché insopportabile. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo di notte, per procurarsi il cibo. Età di lettura: da 12 anni

Misha corre, di Jerry Spinelli, Mondadori 2008
Lo hanno chiamato ebreo. Zingaro. Ladro. Nanerottolo. Sporco figlio di Abramo. È un ragazzo che vive nelle strade di Varsavia. Un ragazzo che ruba cibo per se stesso e per gli orfani.

No! di Paola Capriolo, Feltrinelli 2010
È il 1955. In molti stati del Sud degli Stati Uniti, le persone di colore non godono ancora di diritti pari ai bianchi. Sembra impossibile, ma quasi cento anni dopo l'abolizione della schiavitù, regole rigidissime dividono nettamente gli uni e gli altri. Età di lettura: da 12 anni


Il sergente nella neve, di Mario Rigoni Stern, Einaudi Ragazzi 2011
La verità totale della guerra (perché la guerra è verità, la guerra è morte, e nessuno fa il mistificatore di fronte alla morte)

Sotto il burqa, di Deborah Ellis, Rizzoli 2010
La difficile vita di una bambina di 11 anni, nel periodo peggioro dell'Afghanistan, le restrizioni dei talebani rendono la vita un vero inferno. La piccola Parvana, per il bene della sua famiglia, è costretta a diventare subito grande. Un romanzo intenso e facile la leggere, consigliato a tutti i ragazzi

Storia di Iqbal, di Francesco D’Adamo, Einaudi Ragazzi 2008
La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Età di lettura: da 12 anni

Una valle piena di stelle, di Lia Levi, Mondadori 2010
Brunisa ha tredici anni e pensa che il destino le abbia fatto fin troppi dispetti: prima un nome stravagante, poi le leggi razziali di Mussolini e adesso la guerra che devasta l'Europa e mette in pericolo le vite di milioni di ebrei come lei... Età di lettura: da 11 anni

Ciao a tutti e buona estate!

sabato 7 luglio 2012

Commercio di pelle

Ciao a tutti. Ho riletto recentemente, su (ottimo) suggerimento di Otter, un bellissimo racconto di George Raymond Richard Martin, autore statunitense di fantasy e fantascienza molto noto soprattutto per la serie Trono di Spade da cui è stata tratta una famosa serie televisiva. Non sono mai stata particolarmente attirata dall'horror, genere a cui appartiene il racconto di cui volevo parlare oggi, ma questo è un po' fuori da certi schemi rigidi e precostituiti e per questo ha attirato tutte le mie simpatie (oltre ad essere scritto bene).

Commercio di pelle parla di lupi mannari, meglio, licantropi, come ama precisare il protagonista Willie, un omino grigio e insignificante afflitto da un'asma feroce per cui deve ricorrere nei momenti più impensati all'inalatore. Vive in un'ex birreria dismessa e lavora presso un'agenzia di recupero crediti. Non è un granché, nemmeno come lupo. Sentite questa descrizione:
"Non era ... un lupo molto attraente. La pelliccia era color grigio-marrone sporco e ricordava un po' quella di un cane rognoso, il posteriore sembrava troppo largo e le zampe troppo esili, e correva in modo piuttosto goffo...".
Naturalmente non sopporta l'argento, che gli procura ustioni tremende ("Lyndon B. Johnson è stato il mio presidente favorito, adoravo i suoi quarti di dollaro in rame-nickel") e, si sa, solo una pallottola d'argento può uccidere un lupo mannaro (pardon, licantropo).

Queste le premesse, di seguito un accenno di trama.

Durante una scorribanda notturna in forma lupina, Willie scopre in maniera traumatica che la sua amica Joanie (anche lei licantropa) è stata uccisa e nessuno si sbottona sui motivi e modalità dell'accaduto. Il nostro eroe si rivolge allora a Randi, un'investigatrice privata per cui ha un debole non corrisposto e che (ahi ahi) non conosce la sua "particolarità". I due procederanno alle indagini su binari paralleli, mentre intorno a loro altri colleghi di Willie vengono barbaramente uccisi: costretti in catene d'argento per impedire la mutazione in lupo, vengono scuoiati e lasciati morire dissanguati.

Non rivelo altro di una storia assolutamente avvicente che procede per colpi di scena continui e ambientazioni cupe e paurose, e si conclude ... beh, scopritelo. Non mi piace rovinare un ottimo finale.

Buona domenica a tutti

P.S.: Dimenticavo: il racconto è inserito in un libro abbastanza vecchiotto dal titolo Visioni della notte, ed. Salani, 1989, che raccoglie racconti di Stephen King, Dan Simmons e George R.R. Martin, per la felicità dei cultori dell'horror. Una vera chicca.

mercoledì 4 luglio 2012

Etty Hillesum ha ancora qualcosa da insegnarci

Oggi voglio lasciare qualche appunto su Etty (Esther) Hillesum (Middelburg, Paesi Bassi 1914 – Auschwitz, Polonia 1943), giovane ebrea olandese che nella sua breve esistenza seppe teorizzare e soprattutto vivere una forte resistenza interiore al male, tale da farle guardare con amore anche chi le faceva del male e la colpiva negli affetti più cari.
Mente brillante e intelletto curioso, si laureò in giurisprudenza nel 1939 e cominciò a studiare anche lingue slave e a insegnare russo.
Fu determinante il suo incontro con lo psicologo Julius Spier, allievo di C.G. Jung, il quale la spinse a cominciare quel diario che la accompagnerà fino agli ultimi anni della sua vita e lascierà la traccia del suo luminoso pensiero.

Etty Hillesum nei suoi scritti ci ha lasciato la testimonianza di un’evoluzione spirituale straordinaria che matura proprio quando intorno a lei si stringe la morsa del terrore nazista.
Mentre si inasprisce la repressione contro gli ebrei e cominciano le deportazioni di massa, Etty inizia una battaglia contro l’odio dentro di sé, contro il male nella storia, e matura una sensibilità religiosa personale, un credo tutto suo, estraneo a chiese, sinagoghe, dogmi.
All’incontro con il male, la Shoah, risponde impegnandosi concretamente a estinguere ogni forma di odio dentro si sé. Da qui nasce l’apertura alla dimensione del Divino, nella quale Dio è concepito come la parte più interna di se stessa, quell’intimo al quale fare riferimento quando le circostanze della storia sembrano remarci contro.
La spiritualità di Etty Hillesum, fatta di molta introspezione e nessun formalismo ben si attaglia alla necessità, propria del nostro tempo, di valori forti da interiorizzare non legati al rispetto di orpelli esteriori dei quali non riusciamo a cogliere il significato.
Il male, casus che ha generato la riflessione originaria, non manca; e intatta resta la bontà dell’approccio interiorizzante che si assume per combatterlo.
Combattere il male che si ha dentro come prima battaglia contro quello che c’è fuori.

"Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose. Si deve insegnarlo agli ebrei.
Stamattina pedalavo lungo lo Stadionkade e mi godevo l'ampio cielo ai margini della città, respiravo la fresca aria non razionata. Dappertutto c'erano cartelli che ci vietano le strade per la campagna. Ma sopra quell'unico pezzo di strada che ci rimane c'è pur sempre il cielo, tutto quanto.
Non possono farci niente, non possono veramente farci niente.
Possono renderci la vita un po' spiacevole, possono privarci di qualche bene materiale o di un po' di libertà di movimento, ma siamo noi stessi a privarci delle nostre forze migliori con il nostro atteggiamento sbagliato: con il nostro sentirci perseguitati, umiliati e oppressi, con il nostro odio e con la millanteria che maschera paura. Certo ogni tanto si può esser tristi e abbattuti per quel che ci fanno, è umano e comprensibile che sia così. E tuttavia: siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli.
Trovo bella la vita, e mi sento libera"
(dal Diario (1941-1943), Milano, ed. Adelphi, 1985)

Scritti di Etty Hillesum:

Diario (1941-1943), Milano, ed. Adelphi,  1985

Lettere (1942-1943), Milano, ed. Adelphi, 2001

Lettere inedite, in Con Etty Hillesum. Quaderno di informazione e ricerca, n. 1, p. 8-18. Apeiron Editori, Sant'Oreste 2009

Etty Hillesum : pagine mistiche, ed. Ancora 2007


Per un approccio alla figura di Etty Hillesum:
Etty Hillesum : la fortezza inespugnabile, di Isabella Adinolfi, Genova, ed. Il melangolo, 2011
Il volto : principio di interiorità : Edith Stein, Etty Hillesum, di Cristiana Dobner, Genova ; Milano, ed. Marietti 1820, 2012
Etty Hillesum : una testimone del Novecento, di Pascal Dreyer, Roma, ed. Lavoro, 2000 
Etty Hillesum : une voix dans la nuit, di Cécilia Dutter, Paris, ed. R. Laffont, 2010
Etty Hillesum : una coscienza ispirata, di Sylvie Germain, Roma, ed. Lavoro ; Fossano : Esperienze, 2000
Ritratto di Etty Hillesum / Ingmar Granstedt, Milano, ed. Paoline, 2003
Etty Hillesum : un itinerario spirituale : Amsterdam 1941-Auschwitz 1943, di Paul Lebeau, Milano, ed. Paoline, 2000
Etty Hillesum : un cuore pensante, di Graziella Merlatti, Milano, Ancora, c1998
Un'estrema compassione : Etty Hillesum testimone e vittima del lager, di Nadia Neri - Milano, B. Mondadori, 1999
Credo in Dio e negli uomini : storia di Etty Hillesum, di Patrick Woodhouse ; prefazione di Rowan Williams - Torino, Lindau, 2010
Etty Hillesum – L’intelligenza del cuore, di Wanda Tommasi, Padova, Messaggero, 2002


Link utili:
http://www.ettyhillesum.it/ ricchissimo di indicazioni e bibliografie anche di testi in lingua straniera

lunedì 2 luglio 2012

Les choristes : i Ragazzi del coro

Scrivo questo post ancora sotto la suggestione di un film meraviglioso che mi ha suggerito un carissimo amico. Lo ringrazio pubblicamente perchè è l'ennesimo consiglio ben dato: grazie Eric!
Les choristes - I ragazzi del coro è un film del 2004 diretto da Christophe Barratier, candidato all'Oscar come miglior film straniero 2005.

Questa la trama.
Siamo nella Francia del 1949. Clement Mathieu, ex insegnante di musica e compositore fallito, viene assunto come sorvegliante in un istituto per ragazzi difficili, il collegio "Fond de l'Etang" ("Fondo dello Stagno"). Qui i suoi modi pacati e gentili si scontrano con la gestione rigida e crudele del direttore Rachin (la sua regola: azione -reazione, ossia, punizione pronta e pesante), per cui gli allievi non sono altro che piccoli delinquenti di cui non fidarsi. A poco a poco però Mathieu riesce a fare breccia nei piccoli studenti attraverso la musica e ne fa un coro unito ed entusiasta. Il canto diviene una forma di redenzione e di libertà per i piccoli rinchiusi del collegio. Mathieu scopre persino fra di loro uno studente dal talento eccezionale, Pierre Mohrange, detto Faccia d'Angelo, cui affida il ruolo del solista. Si tiene un concerto alla presenza dei benefattori del collegio e tutto fila per il meglio... fino a quando Mathieu viene licenziato a causa di un incendio appiccato alla scuola da un ex alunno fatto rinchiudere in riformatorio da Rachin per un furto che in realtà non aveva commesso.
Non racconto ovviamente come va a finire, ma preparate i fazzoletti per una conclusione consolatoria e dolcissima.

Segnalo un paio di punti che mi hanno fatto riflettere, ma preferisco che ciascuno decida da sè dopo aver visto il film.
Anzitutto il nome del collegio, Fondo dello Stagno, che costituisce una metafora molto forte della sua funzione: un "deposito", in cui abbandonare in maniera più o meno nascosta e rinchiudere ragazzi difficili o indesiderati, oppure orfani senza futuro; un posto dove seppellire e dimenticare le spine nel fianco della società e ricondurre il "diverso" in un recinto chiuso e controllato.
E' emblematica la figura di Pepinot , il più piccolo e bistrattato degli ospiti, che scappa ogni giorno fino al cancello del collegio per attendere i genitori che non verranno mai a prenderlo (perchè morti in guerra).

Molto forte è anche il personaggio di Modain, adolescente con gravi problemi psicologici e comportamentali, ragazzo irriducibile che picchia, maltratta, scappa e viene infine accusato di un furto che non ha commesso. Per lui non c'è speranza o redenzione, la musica non riuscirà a toccare il suo cuore ed il suo atto finale e tremendo sarà distruggere col fuoco quella prigione - il collegio - che per poco lo aveva costretto.
Il sorvegliante Clement Mathieu, interpretato magistralmente da G. Juniot, rappresenta una figura di insegnante modesto e un po' preso in giro, ma di grande umanità, contrapposta al cinismo rassegnato degli altri suoi colleghi, per i quali è meglio attenersi alle regole crudeli del direttore che venire incontro al disperato bisogno di amore e di attenzione dei ragazzi.
Infine, la musica. Corali toccanti, da ascoltare con gli occhi chiusi lasciandosi trasportare dall'armonia, una fuga dalle brutture del mondo.