venerdì 15 febbraio 2013

Pipe e gentilezza

Ciao a tutti.
 
Il mio agente a Dublino mi ha testè annunciato che lo storico negozio di pipe e tabacchi Peterson ha traslocato dalla sede storica in Grafton Street, il "salotto buono" della città, per Nassau Street, altra grande strada nelle vicinanze. La cosa mi ha un po' sorpreso e rattristato, perchè quello era un punto fermo della Dublino che ho conosciuto nel lontano 1999 ed ho imparato ad amare. Non sono mai stata e non sono una fumatrice, ma il negozio aveva tutto il fascino dell'Irlanda tradizionale e la verve della "Tigre Celtica" moderna, quindi lo si trova segnalato su ogni guida turistica della città. Pertanto ci avevo fatto una capatina nel mio primo viaggio irlandese, ed avevo avuto la fortuna di imbattermi in quello che credo fosse il titolare, un imponente signore con i capelli bianchi, gli occhi di un azzurro cristallino ed un sorriso luminoso. Da vero appassionato, si era lanciato in dettagliate spiegazioni sulle tecniche di realizzazione delle pipe, sui materiali, sul loro utilizzo (aveva anche provato a vendermi una minuscola pipa di sepiolite non più lunga di 10 cm, assicurandomi che avrei fatto un figurone...).
Come vedete, l'occasionale informativa di un amico mi ha fatto scattare tutta una serie di ricordi meravigliosi, e potrei tranquillamente andare avanti per ore citando aneddoti, incontri, posti da visitare, allegre scorpacciate, camminate nel verde (spesso sotto la pioggia...). In ogni caso, la tendenza al sorriso e alla gentilezza pare essere una caratteristica ricorrente nel popolo irlandese, come anche lo spirito burlone e ironico in tutte le situazioni.
 
E' della mia opinione anche Edward Enfield, autore de Irlanda gentile : humor e avventure a pedali di un eccentrico gentleman inglese, ed. Ediciclo 2010.
Questo arzillo signore, classe 1929, giornalista televisivo, radiofonico e della carta stampata, una volta andato in pensione nel 1992 si è dedicato alle due ruote, e munito del suo docile destriero ha percorso Francia, Grecia, Irlanda in solitaria. Dai suoi viaggi sono nati dei reportage di successo e questo libro delizioso, scritto con tipico humor britannico e con l'occhio acuto di chi ha visto tanto e sa dove puntare.
Sentite cosa dice:" Mi sembrava che l'intera repubblica stesse cospirando per fare in modo che mi divertissi... Sembrano felici di vederti. E poi, è un posto indicibilmente bello. Ero preparato per questo, ma non per la varietà. Un momento ti sembra di stare nel Lake District, e quello dopo sei in Cornovaglia; poi potresti ritrovarti sulla luna; poi sei nel deserto; poi nella valle più bella che si possa immaginare; e poi vicino a un fiordo norvegese".
 
Nel mio piccolo concordo con quanto asserito da Enfield, che ha scelto uno dei mezzi di trasporto migliori per godersi questo piccolo paese. Il lento incedere della bicicletta infatti permette di apprezzare paesaggi e persone, facilita i contatti umani per le soste decisamente più frequenti di un viaggio in automobile e reca con sè quel pizzico di imprevisto che non guasta mai per chi è tanto avventuroso da affidarsi alle sue sole forze e a due ruote anzichè a quattro.
 
Oltre alla cronaca precisa e divertente che accompagna tutte le tappe di questo viaggio lungo la costa occidentale dell'Irlanda, punteggiato da memorabili colazioni e incontri via via buffi, assurdi, malinconici, l'Autore ci omaggia in appendice di utili informazioni nel caso decidessimo di imbarcarci nell'impresa.
Apprenderemo così che:
" Qualunque stagione scegliate, è improbabile che non troviate la pioggia, prima o poi... Non preoccupatevi, non pioverà tutto il tempo - o almeno a me non è successo."
e che:
"In Irlanda, a meno che non abbiate una fame insaziabile di musica dal vivo nei pub (di cui c'è grande abbondanza) alla fine della giornata potreste dovervela cavare da soli. Per questo vi consiglio di portare con voi un numero sufficiente di libri economici e di lasciarli via via che proseguite, in modo da alleggerire il peso sulla bici"
 
Concludo rubandogli una frase:
Se l'Irlanda vi piacerà anche solo la metà di quanto è piaciuta a me, allora sarà un'esperienza splendida.

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