sabato 18 agosto 2012

Lillian Browne

Stavolta propongo un fumetto che ho scoperto da poco e che mi è piaciuto moltissimo, sia per il segno grafico dell'Autrice Vanna Vinci, sia per le storie che vi sono proposte, scandite dai titoli di canzoni famose (tutte indicate con il proprio autore, in modo che ciascuno può ricrearsi una specie di colonna sonora durante la lettura).

La protagonista è una graziosa adolescente irlandese, Lillian Browne, che vive come tutte le sue coetanee di tutto il mondo: amicizie, amori, delusioni, litigi, incomprensioni.
Lillian Browne è anche un po' speciale, perchè possiede la "vista" (non dimentichiamoci, siamo in Irlanda, terra di fate e di magia), cioè può vedere ed entrare in contatto con il Buon Popolo, fare addirittura amicizia con un pooka (= folletto irlandese particolarmente  buontempone) e gironzolare per la Terra di Mezzo...
Nelle prime pagine lei stessa ci parla un po' di questi esseri fatati, chi sono, come si comportano, come fare per vederli; descrive i mezzi per difendersi da loro, perchè sono assai dispettosi... E poi via con la storia!

Lillian o Lily, come la chiamano gli amici, abita a Dublino, ma la vista dell'amico Holden, bel tenebroso di cui è da sempre innamorata, che bacia un'altra, la spinge a scappare via e trasferirsi in un piccolo college di campagna. Qui la sua vita scolastica si alterna ad avventure fantastiche che le capitano quasi per caso.
Passeggiando al porto, acquista una piccola lampada, la strofina e, come nelle migliori fiabe, ne esce un genio, l'affascinante Azarbin, che le chiede di esprimere i classici tre desideri.
In campagna con gli amici, insegue un coniglio e, novella Alice, cade in una buca profondissima che la porterà dritta dritta nel Regno di Mezzo, dove farà la conoscenza del dispettoso e sfrontato pooka Nick... Questo bel tipo si permetterà di farle la predica:"Questo è il tuo guaio, Lillian Browne! Quando sei dentro una situazione cerchi in tutti i modi di squagliartela... Non affronti le cose... Sei in fuga, ecco cosa sei!"

Non si deve pensare però ad un fumetto fantasy nel senso corrente del termine, tutt'altro. Direi piuttosto che rappresenta bene un'età che è confusione e certezza, realtà e sogni, euforia e tristezza... il tutto rimescolato ben bene, fra scenari fiabeschi o, al contrario, decisamente reali.

Lily conclude:"Ma non so tanto bene nemmeno io come sono...". Alzi la mano chi non ha mai pensato questo di se stesso, almeno una volta nella vita.

Nessun commento:

Posta un commento