sabato 21 luglio 2012

Allegro, ma non troppo

Ciao a tutti.
Come vi siete potuti rendere conto in questi pochi post, amo occuparmi di argomenti diversi, un po' per dovere professionale, un po' perchè sono una lettrice onnivora e curiosa di tutti gli spunti che conoscenti, amici, mezzi d'informazione ecc. ecc. mi forniscono generosamente ogni giorno.

Tempo fa mi trovavo in una libreria di Milano di nuova apertura, e mentre mi facevo largo fra le persone (una gioia constatare quanti, a discapito di ogni statistica, amino i libri; sarebbe stata gioia più grande se quella folla avesse interessato la mia biblioteca, a patto che la capienza lo permettesse...) e spulciavo titoli su titoli, mi è caduto l'occhio su un libriccino veramente minuscolo, con una copertina sobria. Si trattava de Allegro ma non troppo ; con Le leggi fondamentali della stupidità umana, ed. Il Mulino, dello storico Carlo M. Cipolla. Titolo intrigante, dimensioni ridotte (non arriva a cento pagine), autore prestigioso; affiancato ai monumentali best seller americani quasi scompariva, perciò ho deciso seduta stante di farlo mio e l'ho comperato.
  
Oggi posso affermare che è stato un impulso positivo, perchè il libro vale la pena di essere letto, sorridendo o sogghignando per l'umorismo e l'ironia che lo percorrono e incamerando in contemporanea pezzi di storia economica e sociale dell'Occidente.
 Nel primo saggio, dal titolo Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo, l'Autore spiega come in Occidente avvennero rivoluzioni economiche e sociali scatenate da questo piccolissimo, piccante e saporito granellino, con implicazioni che i comuni mortali mai si sarebbero immaginati. Come mai, ad esempio, dopo il X secolo d.C. si assiste alla crescente frequenza del cognome Smith (=fabbro) in Inghilterra, Schmidt in Germania, Ferrari, Ferrario, Ferrero o Fabbri in Italia? Cosa spinse Pietro l'Eremita a farsi promotore della Prima Crociata? Perchè mai i vigneti francesi furono fondamentali nello scoppio della Guerra dei 100 Anni? Infine, come ebbe inizio il Rinascimento Italiano?

Il secondo saggio si intitola Le leggi fondamentali della stupidità umana, ma, come specifica lo stesso Cipolla:"Occorre sottolineare a questo punto che questo saggio non è né frutto di cinismo né una esercitazione di disfattismo sociale - non più di quanto lo sia un libro di microbiologia. Le pagine seguenti sono, infatti, il risultato di uno sforzo costruttivo per investigare, conoscere e quindi possibilmente neutralizzare una delle più potenti e oscure forze che impediscono la crescita del benessere e della felicità umana." Nientemeno.
Attraverso l'enunciazione e l'analisi di cinque leggi fondamentali, impariamo quello che forse a livello intuitivo sapevamo da sempre: che la stupidità è una "malattia" che colpisce indistintamente tutti i gruppi sociali, razziali, ecc., e che è la cosa più pericolosa che esista.
Il mio primo consiglio è di andare alla biblioteca più vicina e procurarvi questo libro; il secondo è di accomodarvi sul divano o in un posto tranquillo e godervi la sua lettura. Delizioso, veramente.
 A presto!

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