mercoledì 4 luglio 2012

Etty Hillesum ha ancora qualcosa da insegnarci

Oggi voglio lasciare qualche appunto su Etty (Esther) Hillesum (Middelburg, Paesi Bassi 1914 – Auschwitz, Polonia 1943), giovane ebrea olandese che nella sua breve esistenza seppe teorizzare e soprattutto vivere una forte resistenza interiore al male, tale da farle guardare con amore anche chi le faceva del male e la colpiva negli affetti più cari.
Mente brillante e intelletto curioso, si laureò in giurisprudenza nel 1939 e cominciò a studiare anche lingue slave e a insegnare russo.
Fu determinante il suo incontro con lo psicologo Julius Spier, allievo di C.G. Jung, il quale la spinse a cominciare quel diario che la accompagnerà fino agli ultimi anni della sua vita e lascierà la traccia del suo luminoso pensiero.

Etty Hillesum nei suoi scritti ci ha lasciato la testimonianza di un’evoluzione spirituale straordinaria che matura proprio quando intorno a lei si stringe la morsa del terrore nazista.
Mentre si inasprisce la repressione contro gli ebrei e cominciano le deportazioni di massa, Etty inizia una battaglia contro l’odio dentro di sé, contro il male nella storia, e matura una sensibilità religiosa personale, un credo tutto suo, estraneo a chiese, sinagoghe, dogmi.
All’incontro con il male, la Shoah, risponde impegnandosi concretamente a estinguere ogni forma di odio dentro si sé. Da qui nasce l’apertura alla dimensione del Divino, nella quale Dio è concepito come la parte più interna di se stessa, quell’intimo al quale fare riferimento quando le circostanze della storia sembrano remarci contro.
La spiritualità di Etty Hillesum, fatta di molta introspezione e nessun formalismo ben si attaglia alla necessità, propria del nostro tempo, di valori forti da interiorizzare non legati al rispetto di orpelli esteriori dei quali non riusciamo a cogliere il significato.
Il male, casus che ha generato la riflessione originaria, non manca; e intatta resta la bontà dell’approccio interiorizzante che si assume per combatterlo.
Combattere il male che si ha dentro come prima battaglia contro quello che c’è fuori.

"Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose. Si deve insegnarlo agli ebrei.
Stamattina pedalavo lungo lo Stadionkade e mi godevo l'ampio cielo ai margini della città, respiravo la fresca aria non razionata. Dappertutto c'erano cartelli che ci vietano le strade per la campagna. Ma sopra quell'unico pezzo di strada che ci rimane c'è pur sempre il cielo, tutto quanto.
Non possono farci niente, non possono veramente farci niente.
Possono renderci la vita un po' spiacevole, possono privarci di qualche bene materiale o di un po' di libertà di movimento, ma siamo noi stessi a privarci delle nostre forze migliori con il nostro atteggiamento sbagliato: con il nostro sentirci perseguitati, umiliati e oppressi, con il nostro odio e con la millanteria che maschera paura. Certo ogni tanto si può esser tristi e abbattuti per quel che ci fanno, è umano e comprensibile che sia così. E tuttavia: siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli.
Trovo bella la vita, e mi sento libera"
(dal Diario (1941-1943), Milano, ed. Adelphi, 1985)

Scritti di Etty Hillesum:

Diario (1941-1943), Milano, ed. Adelphi,  1985

Lettere (1942-1943), Milano, ed. Adelphi, 2001

Lettere inedite, in Con Etty Hillesum. Quaderno di informazione e ricerca, n. 1, p. 8-18. Apeiron Editori, Sant'Oreste 2009

Etty Hillesum : pagine mistiche, ed. Ancora 2007


Per un approccio alla figura di Etty Hillesum:
Etty Hillesum : la fortezza inespugnabile, di Isabella Adinolfi, Genova, ed. Il melangolo, 2011
Il volto : principio di interiorità : Edith Stein, Etty Hillesum, di Cristiana Dobner, Genova ; Milano, ed. Marietti 1820, 2012
Etty Hillesum : una testimone del Novecento, di Pascal Dreyer, Roma, ed. Lavoro, 2000 
Etty Hillesum : une voix dans la nuit, di Cécilia Dutter, Paris, ed. R. Laffont, 2010
Etty Hillesum : una coscienza ispirata, di Sylvie Germain, Roma, ed. Lavoro ; Fossano : Esperienze, 2000
Ritratto di Etty Hillesum / Ingmar Granstedt, Milano, ed. Paoline, 2003
Etty Hillesum : un itinerario spirituale : Amsterdam 1941-Auschwitz 1943, di Paul Lebeau, Milano, ed. Paoline, 2000
Etty Hillesum : un cuore pensante, di Graziella Merlatti, Milano, Ancora, c1998
Un'estrema compassione : Etty Hillesum testimone e vittima del lager, di Nadia Neri - Milano, B. Mondadori, 1999
Credo in Dio e negli uomini : storia di Etty Hillesum, di Patrick Woodhouse ; prefazione di Rowan Williams - Torino, Lindau, 2010
Etty Hillesum – L’intelligenza del cuore, di Wanda Tommasi, Padova, Messaggero, 2002


Link utili:
http://www.ettyhillesum.it/ ricchissimo di indicazioni e bibliografie anche di testi in lingua straniera

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