sabato 7 luglio 2012

Commercio di pelle

Ciao a tutti. Ho riletto recentemente, su (ottimo) suggerimento di Otter, un bellissimo racconto di George Raymond Richard Martin, autore statunitense di fantasy e fantascienza molto noto soprattutto per la serie Trono di Spade da cui è stata tratta una famosa serie televisiva. Non sono mai stata particolarmente attirata dall'horror, genere a cui appartiene il racconto di cui volevo parlare oggi, ma questo è un po' fuori da certi schemi rigidi e precostituiti e per questo ha attirato tutte le mie simpatie (oltre ad essere scritto bene).

Commercio di pelle parla di lupi mannari, meglio, licantropi, come ama precisare il protagonista Willie, un omino grigio e insignificante afflitto da un'asma feroce per cui deve ricorrere nei momenti più impensati all'inalatore. Vive in un'ex birreria dismessa e lavora presso un'agenzia di recupero crediti. Non è un granché, nemmeno come lupo. Sentite questa descrizione:
"Non era ... un lupo molto attraente. La pelliccia era color grigio-marrone sporco e ricordava un po' quella di un cane rognoso, il posteriore sembrava troppo largo e le zampe troppo esili, e correva in modo piuttosto goffo...".
Naturalmente non sopporta l'argento, che gli procura ustioni tremende ("Lyndon B. Johnson è stato il mio presidente favorito, adoravo i suoi quarti di dollaro in rame-nickel") e, si sa, solo una pallottola d'argento può uccidere un lupo mannaro (pardon, licantropo).

Queste le premesse, di seguito un accenno di trama.

Durante una scorribanda notturna in forma lupina, Willie scopre in maniera traumatica che la sua amica Joanie (anche lei licantropa) è stata uccisa e nessuno si sbottona sui motivi e modalità dell'accaduto. Il nostro eroe si rivolge allora a Randi, un'investigatrice privata per cui ha un debole non corrisposto e che (ahi ahi) non conosce la sua "particolarità". I due procederanno alle indagini su binari paralleli, mentre intorno a loro altri colleghi di Willie vengono barbaramente uccisi: costretti in catene d'argento per impedire la mutazione in lupo, vengono scuoiati e lasciati morire dissanguati.

Non rivelo altro di una storia assolutamente avvicente che procede per colpi di scena continui e ambientazioni cupe e paurose, e si conclude ... beh, scopritelo. Non mi piace rovinare un ottimo finale.

Buona domenica a tutti

P.S.: Dimenticavo: il racconto è inserito in un libro abbastanza vecchiotto dal titolo Visioni della notte, ed. Salani, 1989, che raccoglie racconti di Stephen King, Dan Simmons e George R.R. Martin, per la felicità dei cultori dell'horror. Una vera chicca.

1 commento:

  1. Sembra che stiano già lavorando alla sceneggiatura per la versione cinematografica(o televisiva) di questa bella novella di Martin.Il volume della Salani è ormai introvabile,meno male che ci sono le biblioteche!

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